sabato 7 settembre 2013

Io sono ancora qua, eh... già!

Dopo un “annus orribilis” sono finalmente riuscito ad aprire, e a tenere aperte, fisicamente e non solo, le porte della falegnameria. Una bottega permeabile.
 
Non sono venuti a trovarmi i grandi architetti di Verona e neanche i loro residui clienti abbienti che vogliono arredare le seconde, terze o quarte case. Sono entrati per primi gli amici disoccupati o in cassa integrazione, poi sono arrivati i colleghi artigiani che da mesi non pagano l’affitto del laboratorio, che sono sotto sfratto, che ormai hanno infinite pendenze con Equitalia perché sono in arretrato con contributi INPS, INAIL, ecc.
 
Gente che non ha più neanche una macchina e si è tenuta soltanto una borsa con gli attrezzi… e con quelli vuole orgogliosamente sopravvivere alla disperazione di una forzata ed umiliante disoccupazione. Volentieri ho condiviso con loro il mio laboratorio, ho prestato loro la mia pialla, la sega circolare, i morsetti…, ho bevuto diversi caffè.
 
A regola, per ragioni di sicurezza, non si potrebbe. “È SEVERAMENTE VIETATO L’INGRESSO AGLI ESTRANEI” avrebbe dovuto recitare correttamente il cartello. Il cartello non c’è, sono entrate storie incredibili, vive, palpitanti, da pelle d’oca. Vero diario di una crisi per molti incomprensibile, foriera di incertezza e di scoraggiamento.

martedì 26 marzo 2013

Teniamo aperta "la Bottega"


Ogni tecnologia non è neutra. La tecnologia è allo stesso tempo figlia e genitrice di un sistema composto da tanti sottosistemi: politico, economico, sociale, internazionale, relazionale, finanziario, ecc. Oggi spiegare cosa vuol dire comprare un mobile all’IKEA, cosa comporta, quali conseguenze ha, è un’operazione difficile, al limite dell’impossibile.

Paradossalmente il riuscire a “tenere aperta la bottega” in questo momento è diventato il mio più importante e quotidiano impegno politico, il mio modo di resistere, di “esserci in prima persona”, incarnato nel presente di una realtà sempre più inadeguata, ingiusta, diseguale, insostenibile dal punto di vista ecologico-ambientale, disgregante, senza solidarietà, individualista, sprecona, consumista ed anti-economica.

Vincenzo

giovedì 21 marzo 2013

Il Consorzio di Architettura e 37100

REALIZZAZIONE DI VINCENZO ROCCA PER 37100
 
Ecolegno collabora con il Consorzio di Architettura, una squadra di artigiani che effettua ristrutturazioni parziali e complete, con interventi di finiture personalizzati e unici.

Qualità ed attenzione artigianale sono alla base del lavoro di questo gruppo che si è messo sul mercato a disposizione di architetti, progettisti e naturalmente di clienti privati, presentandosi come un'unica entità.
 
La perfetta sinergia e sincronizzazione nel rispondere alle esigenze dei clienti deriva dal fatto che la totale direzione del consorzio è affidata unicamente al suo ideatore Sergio Rocca. In questi anni la maggior parte dei nostri interventi ha riguardato abitazioni private, ma anche negozi, ristoranti e bar.
 
La presenza nel consorzio di architettura di autentici maestri capaci di dare vita e forma a qualsiasi tipo di idea e di progetti, contraddistingue l’operato del marchio 37100 che fa del lavoro manuale un autentica forma d’arte.